“A mia sorella Nicolina”

quel nido è ancora caldo
in quel sito nudo
il flusso di quel chiaro
del sorriso rosa di
lacrime nascoste
è pregno.
Fuggono i topolini,
pascolano il mio viso dormiente.
Ti saluto, fratellino
il tempo giace
in noi
nel tremore
di quel
mattino.

Igino Stella